Taglio dei Lecci a Francavilla al Mare (CH). Eliminati preziosi alberi anti-inquinamento
Un grave errore abbattere alberi importanti nella lotta alle polveri sottili e isola di calore
Taglio dei Lecci su Via della Rinascita – Foto Buendia
Francavilla al Mare (CH). Il Co.n.al.pa. Abruzzo e la delegazione Co.n.al.pa. Pescara – Chieti hanno avuto modo di fare diversi sopralluoghi nel “luogo del delitto” in Via della Rinascita a Francavilla. Qui l’Amministrazione Comunale ha tagliato numerosi alberi pluridecennali di Leccio (Quercus ilex), uno dei migliori alberi anti-inquinamento, una specie sacra e importantissima dei nostri paesaggi mediterranei, un simbolo del nostro territorio e della nostra storia. La motivazione è sempre la stessa: gli alberi sporcano, producono insetti e creano gravi problemi con le radici facendo cadere la gente. Come accade in tutta Italia in maniera quasi ossessiva e pericolosa, amministrazioni e privati cittadini hanno dichiarato guerra agli alberi e alle infrastrutture verdi perchè la gestione è onerosa e si vuole risparmiare sulle soluzioni alternative. Francavilla al Mare, città riconosciuta a livello nazionale per la “Francavillizzazione della costa” ovvero costruire ovunque dalla collina al litorale in maniera selvaggia, ha saputo “Francavillizzare” nuovamente il suo verde urbano. Siamo in una città che cerca di risorgere disperatamente da una grave cementificazione e che ha tremendamente bisogno alberi e giardini. Purtroppo, da queste parti il verde è visto come semplice arredo usa e getta e non come una infrastruttura multifunzionale che fa del bene alla città.
Desolazione su Via della Rinascita con le ceppaie dei lecci tagliati – Foto d’Onofrio
Il dramma dei Lecci di Via della Rinascita a nostro avviso poteva essere evitato, coinvolgendo validi esperti e professionisti del settore in grado di studiare il problema. La convivenza tra uomo e alberi è obbligatoria per sopravvivere e bisogna essere sempre lungimiranti, lavorando sulle alternative agli abbattimenti.
Via della Rinascita fino a poco tempo fà era un bel viale verdeggiate abbellito da una serie di grandi alberi di Leccio che formavano ampie zone d’ombra e davano valore agli edifici circostanti. Alberi preziosi e identitari che regalavano al visitatore una bella immagine di paesaggio mediterraneo.
Desolazione su Via della Rinascita con le ceppaie dei lecci tagliati – Foto d’Onofrio
Desolazione su Via della Rinascita con le ceppaie dei lecci tagliati – Foto d’Onofrio
Alcuni cittadini si sono sentiti addirittura sollevati per il taglio del alberi. La polemica si è scatenata su facebook. Molti utenti di Francavilla hanno difeso il lavoro svolto, schierandosi a favore dell’Amministrazione Comunale. Pare che questo viale alberato fosse diventato una vera e propria minaccia per i cittadini, ricettacolo di insetti, di pericolose zanzare oltre al dissesto dei marciapiedi che ha fatto cadere gente, le foglie che sporcavano ovunque e gli essudati vegetali che rendevano appiccicose le superfici calpestabili.
Desolazione su Via della Rinascita con le ceppaie dei lecci tagliati – Foto d’Onofrio
La nostra associazione non ha alcun interesse a fare una guerra ideologica, come hanno fatto invece taluni utenti su facebook. Non abbiamo bisogno di convincere o indottrinare nessuno e non facciamo il gioco di nessun partito politico. Noi operiamo per informare e divulgare sul valore del verde e degli alberi in città cercando di fare sensibilizzazione e far capire dove si è sbagliato, consigliando le possibili alternative.
Desolazione su Via della Rinascita con le ceppaie dei lecci tagliati – Foto d’Onofrio
Gli uffici comunali di Francavilla ci hanno risposto che il taglio era stato programmato poiché quegli alberi era stati piantati dopo la costruzione del marciapiede e dei palazzi e, ad ogni modo, in aiuole troppo piccole. I Lecci avevano inevitabilmente dissestato le infrastrutture stradali con le radici. Gli stessi uffici del Comune ci hanno poi comunicato che saranno messi a dimora alberelli di Ligustro nelle future aiuole del marciapiede, definiti più idonei al contesto urbanistico.
Desolazione su Via della Rinascita con le ceppaie dei lecci tagliati – Foto d’Onofrio
Desolazione su Via della Rinascita con le ceppaie dei lecci tagliati – Foto d’Onofrio
Ora non si può certo paragonare il Ligustro, alberello da siepe sempreverde, con il bellissimo Leccio che ha una capacità decisamente superiore di captare le polveri sottili, mitigare l’isola di calore e creare eleganti viali stradali verdeggianti. A nostro avviso, si tratta di un passo indietro nella gestione e progettazione di efficaci infrastrutture verdi per il bene della città.
Desolazione su Via della Rinascita con le ceppaie dei lecci tagliati – Foto d’Onofrio
Attendiamo la messa a dimora dei giovani Ligustri consapevoli che nessuno ha voluto salvare gli amati lecci, alberi storici del paesaggio francavillese. Basta farsi un giro nella Villa Turchi o nelle colline francavillesi per vedere il Leccio, da sempre un albero autoctono, longevo e identitario in Francavilla al Mare.
Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus
Io mi chiedo se nella nostra regione, città paesi e contrade giungano notizie riguardo il cambiamento climatico, il dissesto idrogeologico, l’allarme ambientale che minaccia l’intero globo terrestre.
Stiamo andando nella direzione opposta rispetto a chi in altre realtà italiane o ai paesi del nord Europa stanno correndo ai ripari con riforestazione e tutela dell’ambiente. Rischiamo di spezzare il legame che da sempre unisce l’ uomo alla Natura.
Sono indignata di fronte a falemici amministratori pubblici che impunemente speculano sul nostro territorio. Purtroppo da decenni.
Ma quello che mi provoca dolore è la cinica indifferenza di cittadini conniventi e ignoranti.