I Biancospini storici del Morrone

Alla ricerca dei Crataegus giganti del Monte Morrone

 

   

Annoso esemplare di Crataegus  sul Monte Morrone – Foto Colazilli

 

Sembra il titolo di un film di avventura o di azione, in realtà è il resoconto di un’impresa straordinaria per scoprire un albero importante, tra i più grandi d’Abruzzo, il 13 giugno 2017. Siamo in Abruzzo, Comune di Salle (PE), piccolo centro dell’Alta Val Pescara ubicato alle pendici del Monte Morrone, una montagna di ricca di boschi, natura selvaggia e di storia. Sappiamo per certo che in questa zona è stato segnalato un biancospino di dimensioni ragguardevoli, sembra quasi un albero mitico di cui non si conoscono foto e si sa solo l’ubicazione presunta: Morrone di Salle.

Con l’amico e socio Giovanni Palombini, arboricoltore ed esperto di alberi, ci imbattiamo in una incredibile ricerca di quest’albero straordinario. Arriviamo a Salle con oltre 30 gradi nel tardo pomeriggio. Il sole picchia, la canicola non da tregua. Inizia il nostro sopralluogo e già ci troviamo in difficoltà perchè contrada Morrone di Salle è molto grande e piena di boschi. C’è una sola strada sterrata, mal tenuta, che sale su in cima alla montagna. Dopo aver chiesto a più abitanti locali l’ubicazione del famoso biancospino, ci indirizzano verso il paese. “Chiedete a Vittorio, lui sicuramente vi saprà dire il posto“, ci viene risposto da diverse persone.

 

La valletta in contrada Pozzacchio sul Morrone dove si trovano i biancospini giganti – Foto Colazilli

 

Con Giovanni arriviamo in paese ed andiamo a trovare il sig. Vittorio che subito ci racconta di biancospini giganti che crescono in cima al Morrone e che sono con più tronchi, nascosti tra i boschi. Vittorio conosce precisamente la zona in cui questi grandi arbusti sono ubicati. Con Giovanni, Vittorio e il figlio Domenico decidiamo di procedere subito alla scalata del Morrone con il fuoristrada, percorrendo strade panoramiche suggestive tra boschi, panorami mozzafiato meravigliosi e imbattendoci anche in animali selvatici tra cui caprioli e lepri. Una montagna selvaggia, ricca di varietà botaniche interessanti, da importanti esemplari di Acero opalo a Carpini bianchi, fino a bellissimi aceri campestri e rose canine.

 

La valletta in contrada Pozzacchio sul Morrone dove si trovano i biancospini giganti – Foto Palombini

 

La salita si fa complessa e percorriamo oltre 12 km di strada di montagna. Il sito segnalatoci da Vittorio è a quota oltre 1000 metri, si chiama Contrada Pozzacchio, una suggestiva e verdeggiante valletta popolata da imponenti rose canine, maggiociondoli, faggi, pinete, aceri di montagna ed è qui che osserviamo già i primi giganteschi Crataegus di cui tanto si parla. Sono esemplari di notevole valore botanico con dimensioni interessanti, tutti policormici. Alcuni raggiungono i 7 metri di altezza. Hanno subito dei danni dopo la terribile nevicata di Gennaio 2017. Ben 4 metri di neve a quota mille metri, ci viene raccontato dalle nostre guide locali. Procediamo alle fotografie degli esemplari più importanti.

 

Straordinario esemplare di Crataegus gigante sul Monte Morrone. Dettaglio del tronco policormico – Foto Colazilli

Durante l’esplorazione ci troviamo davanti un biancospino veramente importante, forse  uno dei più grandi Crataegus d’Abruzzo: un diametro di chioma di oltre 8 metri per un’altezza di oltre 7 metri con uno spettacolare tronco policormico che mostra da subito la sua veneranda età. Esemplare nascosto nella vegetazione e anch’esso colpito dalla nevicata di gennaio. Diversi i rami squarciati dal peso della neve. Probabilmente è lui il famoso Crataegus del Morrone. Procediamo con foto nel dettaglio dei tronchi e della chioma. Nel frattempo arriva il crepuscolo che abbellisce e affascina ancor di più questo angolo selvaggio del Parco Nazionale della Maiella. Il concerto della foresta con i suoi tanti uccelli ci circonda. E’ un paradiso, è un posto unico e meraviglioso.

 

 

Notevole esemplare di Biancospino ubicato lungo la strada per salire alla valletta – Foto Colazilli

 

Durante la discesa dalla valletta scopriamo un altro bellissimo esemplare di Crataegus proprio lungo la strada. Dopo un’ora ritorniamo al paese, stanchissimi ma soddisfatti ed emozionati per aver rintracciato la “valletta dei biancospini giganti“. Eppure siamo certi che qualcosa ci è sfuggito nel Morrone. Siamo sicuri che c’è ancora un biancospino mitico nascosto in quei boschi. Il viaggio alla ricerca di alberi mitici in Abruzzo continua.

 

Alberto Colazilli
Esperto di paesaggio e curatore di parchi e giardini. Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio

 

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