Gli imponenti Bagolari di Casacanditella (CH), tra i più grandi d’Abruzzo
Il piccolo borgo del chietino custodisce Celtis australis di grande valore
Casacanditella (CH). Un piccolo paese alle pendici della Majella, nella provincia di Chieti, immerso in un paesaggio verdeggiante, custodisce interessanti esemplari arborei di Bagolaro, il famoso Spaccasassi, tra i più grandi d’Abruzzo.
Alberi imponenti i Celtis australis, capaci di vivere in terreni difficili, pietrosi e poveri, ambienti che potremmo definire ostili per molte altre specie arboree. Durante la nostra visita, tre grossi esemplari li abbiamo scovati intorno al cimitero del paese, in prossimità della chiesetta della Madonna dell’Assunta. Qui, secondo la tradizione, la Madonna sarebbe apparsa su una Quercia. Al centro del vasto giardino in prossimità del cimitero, sono custoditi i ceppi del grande albero, in memoria dell’apparizione, circondati da altri alberi di Quercia e da filari di Frassino e Tigli dai colori autunnali.
Rintracciare grandi Bagolari per noi è diventata una missione. Dopo la perdita (annunciata) del più grande Celtis australis d’Abruzzo a Capestrano, nel 2017, ci stiamo impegnando per ritrovare altri esemplari degni di nota e che possano essere iscritti tra gli alberi storici e di interesse monumentale. Il Bagolaro è stato definito uno dei migliori alberi anti-inquinamento da studi del CNR Ibimet. Se si vuole fare una progettazione di qualità con filari di alberi anti-smog si consiglia di piantare tanti bagolari insieme ai tigli. Un filare di Celtis australis è un patrimonio botanico e al tempo stesso un baluardo per purificare l’aria e proteggere la nostra salute. Albero dalle radici forti e profonde, chiamato spaccasassi perchè riesce a polverizzare anche la dura pietra, ha una chioma molto densa e le foglie caratterizzate da una fitta concentrazione di peli e stomi che gli permettono di combattere l’inquinamento.
A Casacanditella due grossi Bagolari fiancheggiano l’entrata al cimitero: colpisce subito quello di destra che ha una forma del tronco inusuale, con una fessura che lo rende albero artistico, scavato dal tempo e dalle intemperie. Le chiome sono lussureggianti a dimostrazione di alberi in buono stato di salute. Entrando all’interno del cimitero vediamo svettare un terzo Bagolaro, sicuramente il più grande, con possenti contrafforti che si ancorano al terreno. Sono tre giganti arborei meritevoli di essere valorizzati e inseriti in un percorso turistico e didattico dedicato degli alberi anti-inquinamento.
Ci viene detto che anche a San Martino sui Marruccini, un borgo vicino a Casacanditella, ci sono altri imponenti Bagolari degni di essere fotografati e censiti, ubicati nella piazza del paese. Non mancherà occasione di andarli a visitare.
Ma le sorprese non finiscono qui. Poco fuori dal centro storico del paese ci viene mostrato un luogo ricco di energia e molto affascinante: è il Parco d’Angelo, detto Parco delle Quercette. Un bellissimo boschetto di Roverelle è stato trasformato in parco cittadino, ubicato su una collinetta con vedute panoramiche incorniciate nella vegetazione. Il Quercus pubescens, uno degli alberi simbolo del nostro Abruzzo, è il protagonista di questo luogo tanto particolare che acquista colorazioni e luci particolari dell’autunno con il sole basso all’orizzonte. Veramente una bella scoperta.
A conclusione di questo bel giro tra gli alberi, possiamo dire di aver rinvigorito lo spirito con questi gioielli paesaggistici e naturalistici nascosti nel profondo Abruzzo. Ancora una volta la nostra regione ci stupisce nella scoperta dei suoi segreti. Il nostro viaggio a caccia di paesaggi continua.
Alberto Colazilli
Curatore di parchi e giardini
Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus