Evitiamo i botti di fine anno. I soldi spendiamoli per progetti verdi e alberi.
I botti di fine anno arrecano disturbo, creano feriti, producono inquinamento e stress.
I soldi spendiamoli per progetti verdi sul territorio.
No ai botti di fine anno! La nostra associazione si unisce all’appello di tante altre organizzazioni ecologiste, associazioni culturali e Comuni che hanno dichiarato guerra a questa pericolosa degenerazione della notte di San Silvestro. I botti sono il terrore per gli animali e non solo. Ogni anno si contano feriti tra le persone, migliaia di animali che muoiono o impazziscono, inquinamento acustico e atmosferico… Questo è il prezzo da pagare per una festa? Decisamente no! Sono numerosi i comuni che hanno emanato dei provvedimenti anti-botti, tuttavia il problema rimane perchè occorre educazione e aggiornamento alla nuova sensibilità verso l’ambiente e al rispetto dei cittadini, del territorio e dell’avifauna.
La legge n.447/95, https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1995/10/30/095G0477/sg, Legge quadro sull’inquinamento acustico, stabilisce i principi per la tutela dell’ambiente esterno e abitativo dall’inquinamento acustico. Tale legge riserva ai comuni la verifica del rispetto della normativa e la regolamentazione di tutte quelle attività temporanee e/o manifestazioni sul territorio.
L’Art. 703 del codice penale recita: “Chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o direzione di essa (…) accende fuochi d’artifico, o lancia razzi (…), o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103, se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese“.
Le ordinanze anti-botti emanate da molti comuni rappresentano un traguardo importante nella lotta a questo fenomeno ma è necessario anche farle rispettare.
Oltre al danno all’avifauna, agli animali selvatici e a cani e gatti, i botti di capodanno producono un grave inquinamento con emissioni di particolato fine con composti molto pericolosi per la salute tra cui metalli, il perclorato d’ammonio, il bario e l’arsenico, che possono raggiungere valori molto alti nella notte di Capodanno. Il quadro peggiora quando tutto il territorio è bersagliato da esplosioni pirotecniche.
Inoltre, va considerata l’ingente quantità di rifiuti generati dai fuochi che finiscono nel terreno, nei fiumi, in mare, per non parlare poi dei botti inesplosi che diventano molto pericolosi per i bambini e per gli stessi animali. Troppi sono gli incidenti che si ripetono ogni anno: animali che muoiono, impazziscono e fuggono; persone che perdono arti, che si feriscono gravemente agli occhi; aria irrespirabile nelle città.
Le soluzioni ci sono e possono essere adottate, senza snaturare la notte di San Silvestro. Ottima l’iniziativa del Comune di Treviso in cui per Capodanno 2020 saranno utilizzati fuochi pirotecnici colorati ma silenziosi per non terrorizzare gli animali e provocare stress nelle persone. E’ sicuramente un grande segno di civiltà. http://www.oggitreviso.it/treviso-fuochi-d%E2%80%99artificio-senza-botti-non-spaventare-cani-gatti-221399
Siamo consapevoli che non è affatto facile combattere un problema di queste proporzioni in cui gli interessi economici sono immensi. Occorre un lavoro di squadra e di sensibilizzazione tra Comuni, cittadini e associazioni ecologiste. Crediamo molto nella corretta informazione e nel dare l’esempio e possiamo dire che i segnali di miglioramento ci sono. Tanti progressi sono stati fatti rispetto al passato. Evitiamo di spendere soldi per i botti e magari utilizziamoli per progetti positivi, per costruire e conservare aree verdi che migliorano le città, potenziando i servizi per i cittadini e piantando alberi per combattere l’inquinamento. Non vogliamo demolire la tradizione ma anzi desideriamo migliorarla, aggiornarla, renderla “civile” e rispettosa del territorio e degli esseri viventi. Buon anno a tutti.
Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus