Alberi di Natale. Quale sostenibilità? Una conferenza per rivalutare gli alberi “vivi” nelle feste
A Silvi alta (TE) una conferenza per rivalutare l’albero “vivente” nelle feste natalizie.
Il 5 dicembre alle 18:30 presso la Sala Conviviale Relais Borgo sul Mare a Silvi Alta, si svolgerà la conferenza “Alberi di Natale – Quale Sostenibilità”, in cui si affronterà il problema dello spreco di massa degli alberi nelle festività, ormai senza freni e diventato un elogio dell’usa e getta. L’evento, organizzato dalla delegazione Co.n.al.pa. Silvi, è patrocinato dall’associazione Antico Borgo Marinaro di Silvi e dall’Area Marina Protetta Torre del Cerrano. Relatori saranno Alberto Colazilli, presidente del Co.n.al.pa. nazionale e esperto di arte dei giardini, e Pierlisa Di Felice, biologa naturalista e botanico, presidente del Comitato Scientifico nazionale del Co.n.al.pa.
“Alberi morti, alberi sacrificati, alberi finti… ma dove sono finiti gli alberi vivi che dovrebbero essere il simbolo delle feste natalizie?“, così dichiara il Co.n.al.pa., “Questo evento vuole essere un momento di studio e di dvulgazione della cultura degli alberi, per fare educazione ambientale, esponendo proposte per salvare più alberi possibili e per scegliere specie idonee in base al clima e alle esigenze del territorio. La deriva climatica ormai ci impone un cambiamento radicale in molte scelte della nostra vita. Gli sprechi vanno combattuti sempre.”
Secondo il Co.n.al.pa. le soluzioni per rendere il Natale “a misura d’albero” ci sono e possono essere applicate: “Invece di contribuire al taglio di milioni di grandi alberi che devono essere immolati nelle piazze di tutta Italia, noi proponiamo la scelta di alberi vivi da posizionare in aiuole o parchi, che crescono e diventano simboli della festa natalizia. E non solo, ci sono tantissime specie, anche della macchia mediterranea, che possono essere utilizzate al posto del classico Peccio natalizio, limitato a determinati climi montani e pedemontani.” Per il Co.n.al.pa., dunque, il Natale può diventare una festa per riforestare con criterio e produrre bellezza per il paesaggio. “Evitare aberrazioni consumistiche e spreco significa combattere il cambiamento climatico, abbattendo costi di smaltimento e di trasporto. Piantare alberi e curarli è un investimento per tutti. Molti comuni e privati cittadini, per fortuna, si stanno muovendo su questa strada, ma occorre fare molta cultura del verde.” Stesso discorso sugli alberi finti. “Anche la scelta continua degli alberi finti non può definirsi soluzione ecologica perchè la produzione di questi oggetti d’arredo predispone tanto inquinamento e deve essere limitata. Un albero vivo e non morto o rinsecchito fa sempre la differenza e produce vita ed economia per tutti. Quindi basta con gli sprechi e lavoriamo per la sostenibilità“
Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus