Una maggiore tutela per gli alberi. Tredici associazioni ambientaliste contro la capitozzatura.
Inviata una lettera al Ministro dell’Ambiente e al Ministro per i Beni Culturali per chiedere una legge contro la capitozzatura degli alberi e la degradazione delle infrastrutture verdi.
La capitozzatura distrugge gli alberi con una degradazione dei servizi ecosistemici essenziali per la vita e al tempo stesso trasformano il patrimonio arboreo in un pericolo per l’incolumità pubblica. Tredici associazioni ambientaliste hanno scritto una lettera al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e al Ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli per chiedere un potenziamento delle norme a tutela degli alberi e del verde urbano. La legge n.10 del 14 gennaio 2013 non è sufficiente per arginare l’assalto ai filari alberati urbani e periurbani. Occorre maggiore repressione e maggiori controlli da parte degli organi competenti. Occorre selezionare accuratamente gli addetti ai lavori che devono essere validi professionisti del settore paesaggistico, agronomico, botanico e dell’arboricoltura. E’ a rischio non soltanto il patrimonio paesaggistico della Nazione ma anche la salute di tantissimi cittadini italiani che ogni giorno, per mancanza di alberi e barriere verdeggianti, sono esposti a polveri sottili e gas inquinanti letali per l’organismo.
Ecco il documento del testo.
Al Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare
Dott. Sergio Costa
Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali
Dott. Alberto Bonisoli
10 giugno 2019
Oggetto. Una norma per gli alberi
Signori Ministri,
studi autorevoli, condotti da organismi come la FAO e da esperti nazionali e internazionali, hanno ormai chiaramente dimostrato che gli alberi sono, tra le altre cose, i perfetti alleati degli abitanti delle aree urbanizzate.
Veri baluardi della qualità dell’aria e strumenti per il contrasto ai cambiamenti climatici, gli alberi hanno funzioni numerose e preziosissime: produrre ossigeno, stoccare anidride carbonica, mitigare la precipitazione delle ormai violente acque meteoriche, mitigare le temperature elevate (e quindi combattere efficacemente l’isola di calore), contribuire alla conservazione della biodiversità urbana.
I dati gravissimi resi noti da organizzazioni come l’OMS, secondo cui l’inquinamento dell’aria causa oltre 2 milioni di morti premature all’anno (82.000 in Italia) rendono ancora più rilevante la funzione antiinquinante svolta dagli alberi.
Anche nel primo rapporto sullo stato del Capitale naturale in Italia, a cura del Comitato interministeriale per il Capitale Naturale, si sottolinea l’esigenza di intervenire a favore del benessere fisico e psichico della popolazione attraverso la promozione di infrastrutture verdi capaci di migliorare la connettività ecologica e potenziare i servizi della natura a vantaggio del well-being e della qualità della vita. In ambito urbano si tratta di valorizzare le strutture verdi e blu, quali alberature stradali, parchi, boschi urbani, considerando che l’ammontare dei servizi ecosistemici erogati da alberi e siepi è direttamente proporzionale al volume della vegetazione, essendo gran parte di tali benefici prodotti dalle foglie, attraverso la fotosintesi clorofilliana.
Per tutto questo, gli alberi dovrebbero essere valorizzati, conservati, curati al meglio.
Tuttavia, nel nostro Paese il trattamento che gli alberi ricevono è ancora estremamente negativo. Le nefaste e controproducenti pratiche di capitozzare gli alberi e distruggere le infrastrutture verdi sono diventate prassi consolidate. Allarmanti e sempre più numerose sono le segnalazioni che giungono quotidianamente alle associazioni di tutela ambientale circa i danni che gli alberi subiscono, con conseguenti perdite di servizi ecosistemici e ricadute sulla salute dei cittadini, tra cui in primis le persone più anziane e i bambini. Per non parlare dell’aumento (solo apparentemente paradossale) dello stato di pericolosità delle piante, le quali, sottoposte a tale pratica, si ammalano e perdono stabilità.
Una dura critica della capitozzatura giunge anche dalle “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile” del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico del Suo spettabile Ministero dell’Ambiente, secondo cui la capitozzatura è una pratica inaccettabile di potatura e ogni danno causato dalla caduta dei rami di alberi gestiti scorrettamente può essere riconosciuto come negligenza presso un tribunale.
In quello che gli addetti ai lavori ritengono il miglior testo sulla gestione degli alberi attualmente disponibile (Klug P., 2007, La cura dell’albero ornamentale in città) la capitozzatura viene definita un intervento distruttivo che riduce severamente la chioma dell’albero e trasforma i rami a monconi.
A sua volta, il padre dell’arboricoltura moderna, Alex Shigo, parla della capitozzatura come di un crimine contro la natura che distrugge la dignità dell’albero, indebolendolo e rendendolo quindi più pericoloso.
Nonostante l’articolo 6 della Legge n. 10 del 14/01/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, che ai commi 1 e 2 prevede che i comuni debbano promuovere l’incremento del verde urbano, ad oggi le città dotate di Regolamento del Verde urbano pubblico e privato sono ancora pochissime. Peraltro, le leggi regionali e i regolamenti del verde comunali esistenti non bastano più ad arginare tale “epidemia della mutilazione”, così come insufficienti (perchè non cogenti) risultano le “Linee Guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile”.
Occorrerebbe una norma nazionale che vieti e sanzioni la capitozzatura, la mutilazione degli alberi e la degradazione delle infrastrutture verdi. Una norma che però, purtroppo, manca.
Ecco: Vi chiediamo, di impegnarvi per ottenere questa norma, che diventi il punto di riferimento imprescindibile nella gestione del verde e bandisca definitivamente, sul territorio nazionale, la pratica della capitozzatura. Vi chiediamo di farvi promotori di questa iniziativa, che rappresenterebbe un atto ambientale e sociale importantissimo e un’azione culturale avanzata.
Vi chiediamo altresì di potervi incontrare, onde approfondire il tema e fornirvi ulteriori e utili informazioni.
In tempi di riscaldamento globale, di crisi della diversità biologica e perdita costante di natura, in tempi di crisi delle città, sempre meno verdi e accoglienti, gli alberi rappresentano il nostro presente e il nostro futuro. Trattarli bene significa trattare bene noi, le società umane, e garantirci un domani migliore.
Certi che il tema lo troverete particolarmente sensibile e in attesa di cortese riscontro, Vi trasmettiamo i più distinti saluti.
Le associazioni firmatarie
Alberto Colazilli – Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus
Mauro Furlani – Federazione Nazionale Pro Natura
Danilo Selvaggi – Lipu – BirdLife Italia
Massimo Livadiotti – Respiro Verde Legalberi
Cristiana Mancinelli Scotti – Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio
Stefano Deliperi – Gruppo di intervento Giuridico Onlus
Alessandro Mortarino – Stop Consumo di Territorio
Roberto Domizi – ISDE Italia Medici per l’Ambiente
Giovanni Damiani – GUFI Gruppo Unitario Foreste Italiane
Cesare Cipolla – AIVP Associazione Italiana Professionisti del Verde
Filippo Salerno – Erythros (Trapani)
Mimmo Tringale – Terra Nuova
Vittorio Emiliani – Comitato per la Bellezza
ALLEGATI
Allegato 1 : https://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/normativa/legge_14_01_2013_10.pdf
Allegato 3 :
REMOVAL OF AIRBORNE PARTICULATE MATTER BY VEGETATION IN AN URBAN PARK IN THE CITY OF ROME (ITALY): AN ECOSYSTEM SERVICES PERSPECTIVE Silli V.1, 2, SalVatori E.1,*, ManES F.1 1 Department of Environmental Biology, Sapienza University of Rome, P.le Aldo Moro, 5 – 00185 Rome (Italy) 2 ISPRA – Institute for Environmental Protection and Research, Nature Conservation Department NAT-SOS, Via V. Brancati, 48 – 00148 Rome, ITALY * Corresponding Author: Tel: +39 0649912451; e-mail: elisabetta.salvatori@uniroma1.it
Allegato 4 :
An impact evaluation framework to support planning and evaluation of nature-based solutions projects – An EKLIPSE Expert Working Group report Prepared by the EKLIPSE Expert Working Group on Nature-based Solutions to Promote Climate Resilience in Urban Areas
Christopher M. Raymond1 , Pam Berry2 , Margaretha Breil3 , Mihai R. Nita4 , Nadja Kabisch5 , Mark de Bel6 , Vera Enzi7 , Niki Frantzeskaki8 , Davide Geneletti9 , Marco Cardinaletti10, Leor Lovinger11, Corina Basnou12, Ana Monteiro13, Holger Robrecht14, Gregorio Sgrigna15, Laura Munari10, Carlo Calfapietra15,16
1 Department of Landscape Architecture, Planning and Management, Swedish University of Agricultural Sciences (SLU), Sweden
2 Environmental Change Institute, University of Oxford, United Kingdom
3 Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) and Euro-Mediterranean Center on Climate Change (CMCC), Italy
4 Centre for Environmental Research and Impact Studies, University of Bucharest, Romania
5 Department of Geography, Humboldt-Universität zu Berlin, Germany
6 Deltares, The Netherlands
7 European Federation of Green Roof and Wall Associations
8 Dutch Research Institute for Transitions, Erasmus University Rotterdam, The Netherlands
9 Department of Civil, Environmental and Mechanical Engineering, University of Trento, Italy
10 EUROCUBE srl, Italy
11 IFLA Europe – European Region of the International Federation of Landscape Architects
12 CREAF, Cerdanyola del Vallès, Spain 13 Department of Geography, University of Porto, Portugal 14 ICLEI – Local Governments for Sustainability, European Secretariat
15 Institute of Agro-Environmental & Forest Biology (IBAF), National Research Council (CNR), Italy
16 Global Change Research Institute, Brno, Czech Republic
Allegato 5 : Green roofs as a means of pollution abatement D. Bradley Rowe Department of Horticulture, Michigan State University, A212 Plant and Soil Sciences Bldg., East Lansing, MI 48824, USA
Rassegna stampa
https://m.nove.firenze.it/alberi-in-citta-la-coalizione-degli-ambientalisti.htm
https://www.momentoitalia.it/ambiente-legge-su-alberi-in-citta-la-chiedono-13-associazioni/73364/
http://www.earthday.it/Citta-e-trasporti/Capitozzare-gli-alberi-significa-ucciderli